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Intervista a Matteo, Programmatore

18/07/2018

 Ciao Matteo, pensavi di sfuggirmi, e invece tocca anche a te sottoporti alla nostra intervista agli specialisti di Top sui Motori.

Cominciamo con una domanda semplice: qual è il tuo ruolo nell’azienda?

Sono uno sviluppatore di siti web, mi occupo quindi della programmazione e dell’installazione dei siti: faccio in modo di “dare vita” al layout grafico che mi viene proposto da Manuel, rendendolo funzionale e navigabile.

Cosa ti piace di più della programmazione?

Sei passata subito alle domande difficili… Scherzo. Quello che mi piace di più è sicuramente il dover trovare la soluzione ad un problema, sia che si tratti di creare una nuova funzionalità per il sito, sia che si tratti di integrare un nuovo metodo di pagamento… insomma, vedo la programmazione come una serie di sfide da vincere per poter realizzare il sito che il cliente desidera.

È vero che bisogna sempre andare incontro alle richieste del cliente, ma per te, com’è fatto un buon sito web, quali caratteristiche deve avere?

Mhm… direi che questa è una domanda sbagliata da fare ad un programmatore…

Come mai?

Perché noi programmatori abbiamo una visione di come è fatto un sito che è completamente diversa da quella degli utenti: per noi il sito non è il risultato finale che tutti possono vedere, ma il codice che c’è dietro. Anche durante la realizzazione di una pagina o di un sito, il programmatore vede l’effetto finale solo alla fine, per tutto il resto del tempo è solo codice codice codice.

Quale progetto ti è piaciuto di più, o quale ti ha divertito di più?

Divertito di più direi simonato.com: a livello tecnico non è stato molto complicato, perché non è un e-commerce quindi non ci sono metodi di pagamento con cui dover litigare, ma proprio per questo ci siamo concentrati sulla grafica e sulle animazioni. La parte divertente è stata quella di inventare nuovi effetti e creare animazioni con il materiale e la struttura che avevamo a disposizione.

Se dovessi realizzare un progetto da zero, interamente tuo, preferiresti:

a) sito istituzionale

b) sito e-commerce

c) sito con booking e prenotazioni

Nessuno dei tre

*ride*

Preferirei un sito con delle funzionalità specifiche e particolari, più o meno uniche, qualcosa che vada oltre i classici portali, una cosa super personalizzata per intenderci.

Parliamo ancora della programmazione, questa volta sul lato personale. Come ti sei avvicinato a questa che per molti è una professione o un hobby e per altri poveri mortali come noi un mistero?

*è un pochino in difficoltà*

Semplicemente perché non sei il “classico programmatore nerd”, sei uno sportivo. Quindi come sei arrivato tra i nerd?

Forse nel modo più semplice possibile: ho cominciato con un corso di HTML a scuola, e vedendo che mi riusciva bene senza troppo sforzo… ho cominciato a studiare programmazione anche a casa per conto mio.

Ah, quindi il merito è stato della scuola?

Diciamo che me l’ha fatta conoscere e mi ha dato un po’ di basi…

Ultima domanda e ti lascio libero: qui in ufficio, otto ore al giorno sei un programmatore, mentre durante l’ora di pranzo…

*comincia a ridere*

… sei un giocatore seriale di biliardo, che sfida senza problemi donzelle, stagisti e anche titolari. Com’è nata la tua passione per il biliardo?

*ci mette parecchi minuti per riprendersi dalle risate*

Cosa vuoi che ti dica? È nata praticamente qui in ufficio, non ci avevo mai giocato prima: ho provato e mi è piaciuto.

Come la programmazione del resto. Bene, direi che abbiamo finito: sei libero di tornare al tuo codice.